Duane Snyder e le nuove conferme di vita extraterrestre

Duane Snyder è un ricercatore che ha avuto la fortuna di trovare e l’intelligenza di conservare  tre frammenti di un meteorite di ghiaccio. Ha poi passato i dieci anni successivi ad analizzare le particelle intrappolate nel ghiaccio ed è convinto che si tratta di forme di vita aliene. Finalmente ha organizzato una conferenza stampa per rendere pubbliche le sue scoperte.

Le analisi di Snyder dimostrano che i blocchi di ghiaccio sono dei frammenti di un meteorite di ghiaccio e che le forme di vita ivi presenti sono a tutti gli effetti extraterrestri. Si potrebbe obiettare che possono essere organismi che hanno contaminato il ghiaccio quando questo è caduto a terra, ma Snyder afferma che è possibile confutare questa tesi in diversi modi.

Il primo modo consiste nell’effettuare una datazione sfruttando il carbonio 14. Questo è un metodo collaudato, ma richiederebbe una quantità di carbonio superiore a quella presente. Se gli organismi risultassero più vecchi del suolo presente nel luogo d’impatto allora la loro provenienza extraterrestre sarebbe dimostrata.

Il secondo modo è un’analisi del DNA e del RNA presente. Se risultasse che sono essere ipertermofili e quindi adattati a vivere in condizioni di elevata pressione e temperatura, condizioni che si verificano per esempio nei pressi delle fumarole nere sul fondo degli oceani, non potrebbero che venire dallo spazio.

Il terzo modo è molto più semplice. Si dovrebbe analizzare il nocciolo di uno dei due frammenti più grandi. Se sono presenti degli organismi non possono che essere alieni perché quella parte del ghiaccio non è stata contaminata durante l’impatto.

Ma Duane Snyder è andato oltre e durante la storica conferenza stampa del 1° Dicembre tenuta a South Haven nel Michigan ha reso pubblici sei report scientifici di cui quattro riguardano l’analisi di alcune particelle sferiche individuate nel ghiaccio dallo stesso Snyder. Si tratta di particelle “indifferenziate” ovvero di un grumo che contiene molti dei 90 elementi naturali presenti nell’Universo. Poiché questo tipo di particelle non esistono sulla Terra (quelle terrestri sono differenziate), tanto che fino ad ora si ipotizzava soltanto la loro esistenza, se ne deduce che il blocco di ghiaccio è effettivamente un meteorite di origine extraterrestre. Inoltre un’analisi sui gas del reperto effettuata nel 2001 corrisponde con un analogo studio della NASA sui gas di Encelado, la luna di Saturno, effettuato con la sonda Cassini.

Encelado è, secondo Snyder, proprio il luogo di origine del meteorite perché è l’unico oggetto del nostro sistema solare in grado di lanciare nello spazio dei blocchi di ghiaccio.

Durante la conferenza stampa Snyder ha mostrato diverse fotografie dei meteoriti e dei microrganismi individuati. Secondo il ricercatore di tratta indiscutibilmente di forme di vita marine anaerobiche extraterrestri che potrebbero vivere sul fondo dell’oceano che ricopre Encelado dove dovrebbe esistere acqua liquida grazie a delle correnti calde.

Aspettiamo quindi fiduciosi nuove conferme delle ricerche di Duane Snyder.

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